Prosegue a Pesaro la mostra BIANCO Dalle stanze segrete al candore della luce
Ai Musei Civici di Palazzo
Mosca a Pesaro, fino al 31
maggio 2015.
E' il bianco l'elemento che connota la prima mostra tematica di valorizzazione del patrimonio civico. Un'esposizione dove il colore candido collega tra loro più di 200 opere diverse per materia, tecnica, funzione, forma, periodo, ambito culturale e collezione; opere in gran parte provenienti dai depositi e dunque restituite alla "preziosa" luce della pubblica fruizione.
Un affascinante percorso espositivo che passa dal candore del marmo e dell'alabastro, all' iridiscenza della madreperla, al bianco tipico della porcellana, all'eleganza di pizzi e merletti, fino alla raffinatezza assoluta di manufatti in avorio.
Promosso dal Comune di Pesaro - Assessorato alla Bellezza e da Sistema Museo, l'evento è a cura di Alessandro Marchi della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e Benedetta Montevecchi con il contributo di Francesca Banini ed Erika Terenzi dello staff scientifico dei Musei Civici.
L'esposizione si articola in tre sezioni: Terraglie Porcellane Tessuti, Marmi Alabastri Gessi, Avori Madreperle.
In mostra anche alcuni ritratti e vedute che raffigurano le opere esposte; così l'abbigliamento di personaggi d'alto lignaggio con colletti ornati da trine richiama analoghi manufatti tessili, l'allegoria della scultura introduce alla sezione dei marmi e i dipinti con capricci architettonici sono accostati a modelli di tempietti marmorei, in origine eleganti centrotavola che sovrastavano le tavole principesche tra Sei e Ottocento.
Alla base di tutto il bianco, colore che in Occidente si è caricato di implicazioni simboliche diverse e che, a partire dall'età moderna e in particolare nell'estetica neoclassica, viene adottato per esprimere ideali di perfezione formale; è lo storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann nei suoi Pensieri sull'imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (1755) che consacra definitivamente il mito del bianco elevando i candidi capolavori della statuaria greca a modelli di bellezza ideale.
Info 0721 387541 biglietteria Palazzo Mosca negli orari di apertura dei musei
www.pesaromusei.it; pesaro@sistemamuseo.it, www.pesarocultura.it
E' il bianco l'elemento che connota la prima mostra tematica di valorizzazione del patrimonio civico. Un'esposizione dove il colore candido collega tra loro più di 200 opere diverse per materia, tecnica, funzione, forma, periodo, ambito culturale e collezione; opere in gran parte provenienti dai depositi e dunque restituite alla "preziosa" luce della pubblica fruizione.
Un affascinante percorso espositivo che passa dal candore del marmo e dell'alabastro, all' iridiscenza della madreperla, al bianco tipico della porcellana, all'eleganza di pizzi e merletti, fino alla raffinatezza assoluta di manufatti in avorio.
Promosso dal Comune di Pesaro - Assessorato alla Bellezza e da Sistema Museo, l'evento è a cura di Alessandro Marchi della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e Benedetta Montevecchi con il contributo di Francesca Banini ed Erika Terenzi dello staff scientifico dei Musei Civici.
L'esposizione si articola in tre sezioni: Terraglie Porcellane Tessuti, Marmi Alabastri Gessi, Avori Madreperle.
La prima
sala accoglie tessuti
ricamati e oggetti da cucito in avorio,
eleganti porcellane e terraglie
pesaresi dell'Ottocento; tra queste
gruppi plastici di soggetto profano,
oggetti d'uso comune e di culto,
stoviglie da mensa.
Nella seconda si trovano sculture in marmo ed
alabastro del Sette e Ottocento, quasi tutte d'arredo e all’antica, come
imponevano l’etichetta e le mode dei nobili dell'epoca: busti di imperatori
romani, profili aristocratici, mitologici e tondi devozionali a sfondo
religioso.
Nell'ultima sala sono
presenti manufatti provenienti dai laboratori dediti alla lavorazione della
madreperla promossi dai Francescani di Terra Santa fin dal Seicento, oggetti
devozionali e stipi intarsiati in avorio.
In mostra anche alcuni ritratti e vedute che raffigurano le opere esposte; così l'abbigliamento di personaggi d'alto lignaggio con colletti ornati da trine richiama analoghi manufatti tessili, l'allegoria della scultura introduce alla sezione dei marmi e i dipinti con capricci architettonici sono accostati a modelli di tempietti marmorei, in origine eleganti centrotavola che sovrastavano le tavole principesche tra Sei e Ottocento.
Alla base di tutto il bianco, colore che in Occidente si è caricato di implicazioni simboliche diverse e che, a partire dall'età moderna e in particolare nell'estetica neoclassica, viene adottato per esprimere ideali di perfezione formale; è lo storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann nei suoi Pensieri sull'imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (1755) che consacra definitivamente il mito del bianco elevando i candidi capolavori della statuaria greca a modelli di bellezza ideale.
Per saperne di più:
Info 0721 387541 biglietteria Palazzo Mosca negli orari di apertura dei musei
www.pesaromusei.it; pesaro@sistemamuseo.it, www.pesarocultura.it
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