Matilde Ciccia, artista e campionessa olimpionica di danza sul ghiaccio, racconta le sue passioni




Dopo i grandi successi ottenuti con lo sport (10 volte campionessa italiana di pattinaggio sul ghiaccio e con eccellenti piazzamenti a mondiali, europei e olimpiadi) Matilde Ciccia, che ha sempre nutrito fin da piccola una passione irrefrenabile per l’arte pittorica, decide di passare dai pattini da ghiaccio a spatola e pennello. Passione che nel corso del tempo ha assunto un’importanza assoluta nella sua vita insinuandosi nel cuore e nella mente, diventando fondamentale e indispensabile fino a trasformarsi in una necessità quotidiana.



L'abbiamo incontrata al vernissage organizzato in occasione della sua mostra di dipinti e ceramiche, inaugurata il 15 novembre presso Tucci Service Colorificio, in via Lomellina 5 a Milano. L'esposizione sarà visitabile fino al 30 novembre 2019 nei seguenti orari: 8.30-13.00 e  15.00-19.00.





Le opere di Matilde Ciccia spaziano da quadri realizzati con la tecnica dell’acquarello e dell’olio su tela, che l'artista ama definire pittura "solare" in quanto infondono luce e serenità, raffiguranti paesaggi stilizzati, distese d’acqua, ritratti, fiori, a oggetti in ceramica decorati a mano come vasi, piatti, lampade e statue, che nascono da blocchi di creta grezza, oppure da oggetti già esistenti successivamente personalizzati con smalti colorati.

"L’arte, come il pattinaggio sul ghiaccio, richiede un’elevata dose di impegno e dedizione" rivela Matilde Ciccia: "Tra quadri e sculture sono riuscita a trovare la mia dimensione e in certi momenti, mentre dipingo immersa tra mille tonalità e sfumature o modello la creta, mi sembra di rivivere quel sentimento di leggerezza che provavo quanto volteggiavo alle olimpiadi, quasi il tempo non fosse mai passato. Il mio estro nei confronti della pittura, è una forte sensazione che esce spontaneamente e che ha bisogno di sfogo immediato. In questi momenti sento in me stessa un desiderio incontenibile di esprimere quanto i miei occhi vedono tra i colori immaginari e reali". 






Il Professor Gabriele Mandel, indimenticabile Maestro d'Arte e direttore dell’istituto di discipline artistiche all’Università Iulm di Milano commentava così le opere di Matilde Ciccia: "Da una passionalità intima trae sole e luce anche se il vissuto profondo è spine, tormento, disconferma e solitudine. Essere non comuni, esser sensibili più di molti altri è un bene prezioso che non sempre rende, ma che comunque si paga; e si paga a caro prezzo. A noi però resta il piacere di bagnarci in questo mare azzurro, di trovare il paesaggio di collina fatto di atmosfera e di tecnica candide in bilico fra il costruito e l’improvvisato, tra il gravemente saputo e il naif. Un paesaggio che assolve pienamente il suo compito fuggendo alle necessità di un’accademia impaludata e greve senza tuttavia cadere nella usuale svenevolezza di un falso naif da bottega. È, insomma, pittura fatta col cuore, pittura che esprime un sentimento, che lo fa vivere in modo sano e chiaro, e così, solo col cuore e col sentimento, va vista"

Il temperamento passionale, l'amore per la natura e il rispetto per l'ambiente, la portano nella sua bella Terra di Calabria che le ha dato i natali. Qui trova un altro grande interesse verso la coltivazione delle olive e la relativa produzione di olio, un olio speciale, puro extravergine biologico che, come altri prodotti della filiera dell'agricoltura biologica, fa riferimento a metodi di produzione e coltivazione agricola che impiega solo sostanze naturali, senza l'aggiunta di alcun additivo chimico.
A questo punto possiamo solo aggiungere che, l'energia di Matilde Ciccia è inarrestabile!












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