Quanti sono i siti inclusi nella lista del Patrimonio mondiale dell' Umanità?
L' Italia detiene il primato
Una delle missioni principali dell’UNESCO consiste nell’ identificazione, nella protezione, nella tutela e nella trasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo.
Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale, adottato nel 1972, l’UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 1001 siti (777 beni culturali, 194 naturali e 30 misti) presenti in 161 Paesi del mondo.
Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (50) inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.
Secondo la Convenzione, per patrimonio culturale si intende un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico.
Il patrimonio naturale, invece, indica rilevanti caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonché l'habitat di specie animali e vegetali in pericolo e aree di particolare valore scientifico ed estetico.
Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.
I nostri patrimoni, culturali e naturali, sono fonte insostituibile di vita e di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le selvagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidi d’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali barocche dell’America latina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale.
Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale.
I siti del Patrimonio Mondiale appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali esse sono collocati.
Attraverso l’azione del Comitato intergovernativo per il Patrimonio Mondiale, l’UNESCO incoraggia i Paesi Membri ad assicurare la protezione del proprio Patrimonio naturale e culturale attraverso:
- l’adozione
una politica generale intesa ad assegnare una funzione strategica al
patrimonio culturale e naturale nella vita collettiva e integrando la
protezione di questo patrimonio nei programmi di pianificazione generale;
- l’istituzione
sul territorio, ove non esistano ancora, di uno o più servizi di
protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e
naturale, dotati di personale appropriato, provvisto dei mezzi necessari
per adempiere i compiti che gli incombono;
- lo
sviluppo studi e ricerche scientifiche per perfezionare i metodi di
intervento che permettono a uno Stato di far fronte ai pericoli che
minacciano il proprio patrimonio culturale o naturale;
- l’istituzione
o lo sviluppo di centri nazionali o regionali di formazione nel campo
della protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale
e naturale e promuovere la ricerca scientifica in questo campo.
L’UNESCO si adopera altresì per:
- Incoraggiare
gli Stati membri della Convenzione a proporre siti appartenenti al loro
territorio nazionale per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale;
- Aiutare
gli Stati a tutelare i siti del Patrimonio Mondiale fornendo loro
assistenza tecnica e formazione professionale;
- Fornire
un’assistenza d’urgenza ai siti del Patrimonio Mondiale in caso di
pericolo immediato;
- Sostenere
le attività degli Stati volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla
tutela del Patrimonio Mondiale;
- Incoraggiare
la partecipazione delle popolazioni locali alla tutela del loro Patrimonio
culturale e naturale;
- Incoraggiare
la cooperazione internazionale nel campo della conservazione del
Patrimonio Mondiale, culturale e naturale.
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