FUNGHI: porcini, chiodini e finferli abbondano nei boschi italiani grazie alle piogge autunnali
I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poveri di sodio, ricchi di potassio e poco calorici, in Italia durante l’anno se ne consumano in media circa un chilo a testa.
di: Redazione
Le abbondanti piogge e l’abbassamento delle temperature hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi per i quali si preannuncia una buona stagione con in media un +20% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti.
A sostenere la svolta positiva sono state le piogge che hanno provocato danni nelle campagne ma hanno favorito la nascita dei funghi che, per essere rigogliosa, richiede come condizioni ottimali terreni umidi, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.
L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive, dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sul turismo. È necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si è sicuri e, non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma rivolgersi sempre in caso di incertezza, ai Comuni o alle Unioni micologiche per i controlli, evitare le buste di plastica e utilizzare i cestini di vimini durante la raccolta.
La stagione dei funghi è un' opportunità anche per i buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali. Per i meno avventurosi il consiglio è quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove, molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati. In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione, il luogo di raccolta o coltivazione dell’origine in etichetta o su appositi cartellini, che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei. Una garanzia per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella penisola o se sono arrivati in Italia da paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare.
IL DECALOGO PER IL CACCIATORE DI FUNGHI
- Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche
- Comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria
- Attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia
- Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo
- In caso di rischio fulmini, non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati
- Usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo
- Non raccogliere funghi sconosciuti
- Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali
- Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio
- Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo
Fonte: Elaborazione Coldiretti







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