GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GASTRONOMIA SOSTENIBILE: L'ITALIA E' LEADER MONDIALE

Sustainable Gastronomy Day: l’Italia guida la classifica mondiale del turismo enogastronomico con la ricerca dei prodotti tipici del territorio




L’Italia è leader mondiale nella gastronomia con il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (314), 526 vini Dop/Igp e 5.266 prodotti alimentari tradizionali custoditi lungo tutta la Penisola da generazioni di agricoltori. 

È quanto emerge dallo studio della Coldiretti divulgato in occasione della Giornata della Gastronomia Sostenibile, istituita dall’​Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2016 che si celebra il 18 giugno.

Il sistema dell’enogastronomia Made in Italy solo per la “Dop Economy” ha messo a segno un valore della produzione di 16,9 miliardi di euro e un export da 9,5 miliardi di euro con il contributo di oltre 180.000 operatori, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea-Qualivita. 

Un patrimonio messo a rischio dall’epidemia di falsi e tarocchi con un valore di oltre 100 miliardi del cosiddetto italian sounding nel mondo per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

Grazie al cibo, l’Italia guida la classifica mondiale del turismo enogastronomico con la ricerca dei prodotti tipici e può contare sulla più grande rete mondiale di mercato di agricoltori e fattorie con Campagna Amica, dove è possibile trovare le eccellenze locali del territorio. “Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e sottolinea “la necessità di valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri”. 

Una ricchezza da salvare che non ha solo un valore economico, ma anche storico, culturale e ambientale e che garantisce la sopravvivenza della popolazione anche nelle aree interne più isolate, proprio nel momento in cui con l’emergenza sanitaria si pone l’esigenza di cambiare la distribuzione demografica della popolazione e ridurre la concentrazione nei grandi centri urbani.

La leadership nazionale è confermata dal successo della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco che si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. 

Una vittoria ottenuta grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

Un successo minacciato dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale. Concludendo Prandini aggiungeI sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta” e prosegue nel sottolineare che “si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate”.

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