Stop ai dazi aggiuntivi USA verso le esportazioni agroalimentari Made in Italy

Arriva lo stop ai dazi aggiuntivi USA che colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello. 




E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sull’accordo con il nuovo presidente degli USA Joe Biden, per la sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi.

Proprio per favorire la ripresa delle relazioni dall’Italia con destinazione Casa Bianca, in dono al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, era partita una forma di Grana Padano Riserva stagionata oltre 20 mesi di circa 40 chili, dipinta per metà con il tricolore italiano e per l’altra metà a stelle e strisce.

“Con il nuovo presidente USA Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia”, sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, in crescita del 5% secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat.

L’accordo tra USA e UE arriva a poco meno di un anno e mezzo dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in USA, di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea, per iniziativa di Donald Trump.

Successivamente ha fatto  seguito, una escalation che ha portato all’entrata in vigore il 10 novembre 2019 di tariffe aggiuntive della UE sui prodotti USA pari al 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi, alla quale gli USA hanno replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi che, dal 12 gennaio 2021, sono inseriti nell’elenco dei prodotti tassati.

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