Il Museo della Permanente apre l’anno 2023 con due mostre interamente dedicate ai soci


Il Museo della Permanente di Milano inaugura l' anno 2023 con due mostre dedicate interamente ai soci. LèggereLineeLeggère è la mostra annuale dei soci artisti della Permanente, dedicata alle problematiche estetiche del mondo contemporaneo e l'altra dal titolo “Differenze/intrecci/analogie”, dedicata ai membri della Commissione Artistica annuale: Angela Maria Capozzi, Carlo Catiri, Massimo Romani.

di Luciana Rassati




LèggereLineeLeggère

La visione artistica oltre la realtà dell’oggi


Sin dalla fine dell'Ottocento, i soci artisti rappresentano una componente essenziale della Permanente e una peculiarità che contraddistingue la storia dell' ente rispetto ad altri musei. Le due mostre costituiscono dunque un appuntamento particolarmente importante nel calendario espositivo del 2023 e dimostrano, ancora una volta, la centralità del lavoro dei soci nell' ambito della programmazione artistica del museo.

Con il patrocinio del Comune di Milano e a cura della Commissione Artistica 2022-2023, composta da Angela Maria Capozzi, Carlo Catiri, Massimo Romani, la rassegna presenta oltre centocinquanta opere, tra pittura, scultura, fotografia e installazioni. Il tema della linea come elemento conduttore è posto come un richiamo segnico che esprime l’idea artistica prima ancora della sua realizzazione creativa. 

Un filo sottile che lega pensiero, sentimento e forma. Volubile e capricciosa, materica ma impalpabile la linea si esplicita per la sua forma in una sequenza di punti impazziti o razionali. Quando pensiamo di averla catturata ce la ritroviamo dove non ci si aspetta di vederla e questa mostra ci costringe a inseguirla e tentare di catturarla anche con il solo pensiero.

 Da sempre pittori, scultori, architetti e designer si sono cimentati sul tema della leggerezza della linea. Oggi, siamo costantemente pervasi da un desiderio di leggerezza che si dipana nelle molteplici forme espressive ed è una cosa che molti artisti ricercano quasi per contrastare la pesantezza della vita, attraverso il colore, la materia, il segno e le azioni.

Si tratta di una mostra analitica, densa di idee e di proposte creative che evidenzia la complessità dell’arte contemporanea e la ricchezza vitale e propositiva degli artisti della Permanente che hanno voluto ancora una volta essere testimoni con le loro opere, anche in questi momenti così difficili e dolorosi, dell’energia intellettuale e della forza spirituale dell’uomo.


Soci Artisti


Lucia Abbasciano, Ernesto Achilli, Alessandra Angelini, AscanioCuba, Nino Attinà, Alessandro Baffigi, Augusta Bariona, Daniela Barzaghi, Silvia Battisti, Marco Bellagamba, Erika Bellanca, Ennio Bencini, Mario Benedetto, Mario Bernardinello, Rita Bertrecchi, Levijana Bjelan, Wally Bonafè, Roberto Borra, Giacinto Bosco, Cristina Bracaloni, Mario Bracigliano, Eduardo Brocca Toletti, Michell Campanale, Antonia Campanella, Michele Cannaò, Matteo Cannata, Franca Cantini, Angela Maria Capozzi, Carmine Caputo di Roccanova, Amalia Caracciolo, Caro, Gianpiero Castiglioni, Carlo Catiri, Giancarlo Cerri, Giovanni Cerri, Simonetta Chierici, Francesco Paolo Ciaccheri, Giuliana Cioffi, Vira Colombo, C.M. Conrad, Giuliana Consilvio, Antonella Cotta, Giulio Crisanti, Domenico D’Aria, Angelo De Francisco, Rinaldo Degradi, Luigi Dellatorre, Antonio Devicenzi, Laura Di Fazio, Pino Di Gennaro, Alessandro Docci, Lorenzo Donati, Daniela Doni, Fausta Dossi, Gian Paolo Dulbecco, Elias, Nicoletta Elli, Alì Farahzad, Gabriel Fekete, Davide Ferro, Luisa Fontalba, Attilio Forgioli, Emanuela Franchin, Mariano Frare, Yaya Frigerio, Luigi Fulvi, Tiziano Fusar Poli, Renato Galbusera, Andreina Galimberti, Nicoletta Gatti, Antonella Gerbi, Mirella Gerosa, Martin Gerull, Renata Ghiazza, Antonella Giapponesi Tarenghi, Antonio Paolo Granato, Nevia Gregorovich, Anna Francesca Gutris, Achille Guzzardella, Eva Hodinovà, Katalin Kollar, Yang Sil Lee, Isa Locatelli, Loi Di Campi, Lydia Lorenzi, Francesca Lucchini, Mario Lux, Giovanna Madoi, Francesca Magro, Loredana Marinelli, Sandra Marzorati, Giovanni Mattio, Pinuccia Mazzocco, Alfredo Mazzotta, Paolo Menon, Massimo Meucci, Antonio Miano, Sara Montani, Marisa Montesissa, Elvino Motti, Svetlana Nike Nikolic, Giancarlo Nucci, Angela Occhipinti, Lucio Oliveri, Lionella Parolari, Marco Pascarella, Marco Pedroni, Bruno Pellegrini, Vincenzo Pellitta, Marco Perin, Lucio Perna, Edy Persichelli, Gabriella Pettinato, Barbara Pietrasanta, Raffaella Pinna, Sante Pizzol, Giancarlo Pozzi, Pablo Presta, Tiziana Priori, Nunzio Quarto, Lucilla Restelli, Maria Luisa Ritorno, Massimo Romani, Dario Romano, Zheng Rong, Guido Rosa, Luigi Rossanigo, Paolo Rossetto, Brunella Rossi, Roberta Rossi, Franco Rota Candiani, Annamaria Russo Aruss, Teresa Santinelli, Anna Santinello, Ida Rosa Scotti, Stefano Sichel, SirSkape, Filippo Soddu, Silvana Spennati, Guglielmo Spotorno, Kazuto Takegami, Erminio Tansini, Franco Tarantino, Nadia Tognazzo, Togo, topylabrys, Alessia Tortoreto, Caterina Tosoni, Giulia Traverso, Mariano Vasselai, Alberto Venditti, Silvia Venuti, Armanda Verdirame, Franco Vertovez, Bianca Visentin, Lionella Volontè, Monika Wolf, Dario Zaffaroni, Franco Zazzeri


Differenze/intrecci/analogie

Angela Maria Capozzi/Carlo Catiri/ Massimo Romani


La rassegna raccoglie le opere più significative dei tre artisti, in un percorso che porta lo spettatore a conoscere le loro rispettive cifre stilistiche.



Angela Maria Capozzi



Con le sue sculture dà ragione di una inesausta tensione creativa che dalla ceramica


l’ha portata all’utilizzo di materiali sempre diversi, con lo scopo di riuscire ad esprimere


le qualità di un mondo che ha ben saldi in sé i principi su cui fondare il suo continuo 


divenire. 




Carlo Catiri

 


Forme geometriche precise e piene dividono lo spazio della superficie dipinta di Carlo


Catiri, andando a costruire mondi di solida bellezza, in cui il raffinato luminismo di 


cromie giustapposte assume il ruolo di guida per il riguardante che, perdendosi in


esse, riesce a comprendere il senso intrinseco di creazioni che sono un vero e proprio 


inno alla bellezza.




Massimo Romani



Riesce ad esprimere in maniera evidente la perfezione della realtà,


anche quando questa è imperfetta: i suoi universi sono costituiti da oggetti della

 

quotidianità che si trasformano sapientemente grazie alla sua capacità di rendere vivo


ciò che rappresenta.


INFO MOSTRE

INAUGURAZIONE: venerdì 10 marzo, ore 16.00

apertura: dal 10 al 24 marzo 2023

orari: dal lunedì al sabato 10.00-13.00; 14.30-18.00

sede: Museo della Permanente

Ingresso libero

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