LE ESPORTAZIONI IN CRESCITA PER IL VINO ITALIANO



I vini italiani da sempre sono conosciuti, apprezzati e ricercati in tutto il mondo.
Le esportazioni del prodotto oltre confine sono aumentate del 9% e raggiungono i cinque miliardi di euro per la prima volta.



Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi dell' anno in corso.
Il maggior fatturato viene realizzato sul mercato statunitense con un aumento del 10% segue, al secondo posto la Germania, poi la Russia e l' Australia, con una crescita record del 23%. Anche i mercati asiatici rispondono positivamente con una crescita complessiva del 3%.
Gli spumanti tolgono spazi di mercato allo champagne mentre i vini del territorio fanno registrare l' incremento maggiore della domanda, sia a livello nazionale che all' estero.
E' boom per gli acquisti di vini autoctoni come il Pignoletto, il Negroamaro, il Pecorino e la Falanghina, secondo l' elaborazione dei dati della Coldiretti relativi all' anno scorso.
Sono particolarmente apprezzati negli Stati Uniti, il Brunello di Montalcino, il Chianti, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco, mentre in Russia e in Inghilterra sono apprezzati il Moscato d' Asti, il Prosecco, il Chianti e il Barolo. In Germania invece, è molto apprezzato il Collio e l' Amarone.


Dando uno sguardo in casa nostra, gli italiani in questo periodo di crisi sono molto attenti al sostegno dell' economia locale ed inoltre, le abitudini di consumo degli italiani ed il forte legame del vino con il territorio di produzione, fa cadere le scelte d'acquisto sul vino a "chilometri zero".
In tutta la Penisola ogni regione preferisce il proprio vino di produzione locale. In Veneto la scelta cade sul Cabernet e il Merlot, in Piemonte la Barbera e il Dolcetto sono i più gettonati, in Toscana in tavola si versa Chianti e Morellino. Il Lambrusco domina incontrastato le preferenze degli emiliani -  romagnoli che mettono al secondo e al terzo posto il Sangiovese e il Pignoletto, mentre nelle Marche è sempre il Verdicchio ad imperare. Gli abruzzesi, molto legati anche loro al territorio, acquistano preferibilmente Trebbiano, Montepulciano e Pecorino. Il Nero d' Avola e l' Alcamo sono al primo posto tra le preferenze d' acquisto dei siciliani mentre nell' altra isola italiana la Sardegna, si prediligono i vini autoctoni come il Cannonau e il Vermentino di Sardegna. 


Per sostenere la domanda di vini di produzione locale sono nate a livello regionale diverse iniziative. Molte aziende vitivinicole aprono le porte ai visitatori per far conoscere la propria attività e i metodi di produzione dal vigneto alla cantina, con degustazione e acquisto del prodotto direttamente in loco.

 

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