LA "GIUGGIOLA" IL FRUTTO DEI COLLI EUGANEI DAL QUALE SI PRODUCE IL PRELIBATO DISTILLATO

La Giuggiola è un frutto, prodotto tradizionale del territorio padovano dei Colli Euganei, più precisamente del piccolo borgo medievale di Arquà Petrarca, luogo scelto come ultima dimora proprio dal Petrarca, dove non si è mai smesso di coltivare la pianta nei frutteti.


I frutti crescono sul Giuggiolo un albero rustico che richiede poche cure e che resiste a forti sbalzi di temperatura. Importato dalla lontana Siria, rientra nelle poche colture che non necessitano di trattamenti fitosanitari e nemmeno di particolari potature. E' presente in Italia fin dal periodo romano ma è nei Colli Euganei che la pianta ha trovato un ecosistema ideale.

Simile a un'oliva la Giuggiola matura tra settembre e ottobre, inizialmente è di colore verde con un sapore molto simile a quello della mela, per prendere poi una colorazione marrone chiaro che si modifica poi in rosso scuro durante la maturazione, successivamente raggrinzisce diventando più dolce. La polpa è biancastra e compatta, a volte farinosa, di sapore dolciastro con una punta di acido che ricorda il gusto del dattero. I frutti si conservano per poco tempo e vengono venduti in piccoli imballaggi o sacchetti del peso che varia dai 2 ai 5 kg. Solitamente vengono confezionati al momento della raccolta, con l'accortezza di eliminare i frutti troppo maturi e il fogliame.

Le giuggiole sono diventate famose per il popolare detto...andare in "brodo di giuggiole" frase simbolo che sottolinea una situazione vissuta con particolare soddisfazione, sinonimo di "andare in estasi" o "essere felici" oppure ancora "gongolare di gioia". Infatti questo frutto da sempre è considerato il simbolo della felicità e della fortuna.

Delle giuggiole si fanno diversi usi. Fresche negli strudel o nei biscotti al posto della mela, trasformate in confettura per accompagnare le carni di selvaggina e i formaggi, in sciroppo per dolcificare le bevande calde ma, la preparazione più conosciuta è sicuramente il Brodo di Giuggiole, antico distillato considerato una vera prelibatezza per il palato. Il liquore dal colore rosso ambrato è ricavato da un'infusione idroalcolica di giuggiole mature a cui si aggiungono mele cotogne, scorze di limone, uva, melograni, altra frutta e zucchero che si filtra dopo averla fatta macerare per due mesi. Molto apprezzata anche la loro conservazione sotto grappa.

Inoltre le giuggiole sono ricche di vitamina A e C, ferro e calcio, hanno proprietà diuretiche, lassative, antinfiammatorie ed emollienti. Anticamente venivano utilizzate per alleviare la tosse e, ancora oggi questo frutto viene utilizzato in infuso o in decotto per prevenire e curare i sintomi da raffreddamento e le infiammazioni alle vie respiratorie. Alcune parti della pianta di giuggiolo vengono anche utilizzate in fitoterapia ed erboristeria.




Soltanto ad Arquà Petrarca, dalle autoctone piante di giuggiolo si produce il vero Brodo di giuggiole. Qui da molto tempo si è conservata la produzione artigianale di questa particolare bevanda, nel pieno rispetto della ricetta originale.






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