L'Italia dei formaggi: Dal massiccio del Grappa IL MORLACCO VENETO
Il morlacco è un formaggio tradizionale
di malga prodotto nel Massiccio del Monte Grappa, in Veneto, tra le province di Belluno, Treviso e Vicenza.
Gli storici sostengono che il morlacco era prodotto in queste zone fin
dall'epoca della Repubblica Serenissima di Venezia per opera di pastori che qui
si insediarono in cerca di condizioni migliori arrivando dalla povera
Morlacchia, una regione balcanica. Originariamente, infatti, il morlacco veniva
chiamato "murlak" in slavo.
Il morlacco nasce come formaggio povero, era prodotto con il latte di scarto, proveniente dalla lavorazione del burro, quindi
risultava essere magro perché senza panna, e poco pregiato destinato
esclusivamente al consumo dei pastori e dei boscaioli. Oggi il morlacco viene
ancora prodotto con il latte scremato e con le tradizionali tecniche di un
tempo.Proprio la sua tipicità e la sua storicità lo hanno portato ad una
crescente rivalorizzazione fino a riconoscerlo come un formaggio d'eccellenza, sottoposto a tutela attraverso un Presidio Slow Food che ne salvaguardia le tecniche di lavorazione tradizionali. Il morlacco di malga adesso può
vantare una sua schiera di estimatori, primi tra tutti i numerosi turisti che
si recano sul Massiccio del Grappa, e sta conoscendo una nuova vita attraverso
stagionature più lunghe rispetto a quelle passate.
Secondo Slow Food, infatti,
il morlacco è un formaggio dalle grandi potenzialità che può rivelare le sue
migliori espressioni dopo stagionature più lente e lunghe, invece in passato si
consumava entro 90 giorni dalla produzione, quindi ancora giovane. Viene ottenuto con il latte vaccino delle vacche frisone o delle bruno alpine dalla mungitura serale, scremato per
affioramento e poi aggiunto al latte intero della mungitura mattutina. Il latte
viene portato a 38°C e poi fatto coagulare con caglio liquido di vitello. Rotta
la cagliata, la massa viene fatta riposare e trasferita in ceste di vimini dove
viene fatta spurgare. La salatura viene effettuata a secco, per 12 giorni, più
volte al giorno. La maturazione avviene in locali appositi e dura un minimo di
15 giorni, dopo i quali il formaggio può già essere consumato e venduto.Ne risulta un formaggio tenero ma non molle, dal sapore piuttosto salato e ideale se abbinato a vini bianchi leggeri, perfetto come formaggio da fine tavola ma ottimo anche in altre occasioni. Slow
Food sta tentando di coinvolgere i produttori ad aggiungere una fase di
stagionatura dopo la maturazione, fino ad un massimo di 5 mesi.
Le caratteristiche di questo formaggio sono la forma
cilindrica, diametro 30-50 cm, scalzo 7-12 cm, facce piane e peso da 4 a 8 kg.
Quando è fresco la crosta è appena percettibile, di colore chiaro, quando è
stagionato assume una consistenza maggiore e un colore aranciato. La pasta è
inizialmente molle, poi morbida, o compatta se stagionato, di colore bianco
tendente all'avorio, l'occhiatura è fine e piccola. Ha un profumo latteo ed
erbaceo che si fa via via più intenso man mano che aumenta la stagionatura. Il
gusto è saporito, aromatico e leggermente acidulo. In passato il morlacco
veniva mangiato durante ogni pasto, a partire dalla colazione, accompagnato da
polenta, patate o pane. Da solo si può gustare come formaggio da tavola, impreziosito da miele o marmellata. L' obiettivo del presidio Slow Food non è solamente tutelare la produzione del Morlacco e le sue peculiari tecniche di lavorazione, ma anche valorizzare il territorio in cui viene prodotto, ossia i pascoli del Grappa e la straordinaria ricchezza offerta da queste montagne, incoraggiando un turismo responsabile.
Commenti
Posta un commento